La legge 28 dicembre 2005, n. 262 ha introdotto L’ARBITRO BANCARIO FINANZIARIO, meglio noto come ABF.
Si tratta di un sistema di risoluzione stragiudiziale delle controversie che possono insorgere tra clienti privati e banche e/o intermediari finanziari.
Il cliente che abbia rapporti contrattuali, o sia entrato in relazione con un intermediario per servizi bancari e finanziari, quali ad esempio i conti correnti, i mutui, i prestiti personali, i servizi di pagamento, e ritenga di essere stato leso nei suoi diritti da parte di questi ultimi può proporre reclamo.
Prima di rivolgersi all’ABF, il cliente deve aver fatto almeno un tentativo di risolvere il problema direttamente con la banca attraverso la presentazione di un reclamo.
Se nei 30 giorni successivi alla presentazione del reclamo il cliente non riceve risposta oppure il reclamo non è accolto o se il cliente non è comunque soddisfatto della risposta, può rivolgersi all’ABF.
L’ABF è un organismo indipendente e imparziale nei compiti e nelle decisioni, sostenuto nel suo funzionamento dalla Banca d’Italia. Esso rappresenta un’opportunità più semplice, rapida ed economica rispetto a quella offerta dal giudice ordinario.
Il procedimento si svolge in forma scritta, attraverso la presentazione all’Arbitro di un ricorso.
Le decisioni dell’ABF non sono vincolanti come quelle del giudice ma, se l’intermediario non le rispetta, la notizia del loro inadempimento è resa pubblica.
Se, invece, la decisione dell’ABF è ritenuta non soddisfacente, sia il cliente che l’intermediario o entrambi possono rivolgersi al giudice.
Nonostante i numerosi casi trattati in questi primi anni di esistenza, pochissime banche non hanno aderito alle decisioni dell’Arbitro.
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Lo “Studio Legale Melorio” si occupa da molti anni di controversie di tal genere, riuscendo ad ottenere risultati più che soddisfacenti per i clienti danneggiati dai continui errori causati da banche e/o intermediari finanziari.
Lo stesso, ove possibile, provvede all’anticipo di tutte le spese vive e non richiede alcun anticipo sul compenso dell’attività professionale.
Lo “Studio Legale Melorio” si rende disponibile al “gratuito patrocinio”, garantendo il diritto di difesa e ponendo l’onorario a carico dello Stato, nei casi di persone che non abbiano mezzi adeguati, o si trovino in condizioni economiche precarie, o, infine, non possano provvedere in maniera autonoma al pagamento delle eventuali e successive spese giudiziali.